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mercoledì 1 settembre 2010

Miracolo in Cile , 33 minatori salvi, ma usciranno a Natale



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Miracolo in Cile: 33 minatori salvi, ma usciranno a Natale





Gli uomini sono intrappolati dal 5 agosto ma le loro condizioni di salute sono buone. Potranno rivedere la luce del sole solo tra 3-4 mesi, ma una volta usciti rischiano di trovarsi disoccupati ...


Prime immagini dei 33 minatori rimasti bloccati a 700 metri di profondità. Stanno bene e si sono organizzati al meglio, ma per tirarli fuori ci vorranno forse anche 4 mesi


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Santiago del Cile, 24 agosto 2010 - Miracolo nel deserto dell’Atacama in Cile: 33 uomini sono intrappolati da oltre due settimane in una miniera, ma ancora vivi e in ottime condizioni di salute. Se tutto andrà bene, potranno rivedere la luce del sole solo tra 3-4 mesi. Di fatto, il gruppo potrebbe rimanere a 700 metri di profondità fino a Natale.

Dopo la sorpresa e la commozione per la notizia, gli esperti che si trovano nel campo-base della miniera 'San José' a Copiaco, 830 km a nord di Santiago, hanno subito attivato una sonda per inviare acqua, cibo e medicinali: un vero e proprio 'cordone ombelicale' con la superficie, che assicura la vita del gruppo. La priorità infatti è idratare, alimentare e mantenere l’equilibrio psicologico del gruppo, visti i tempi necessari per riportarli fuori dall'area di 50 metri quadrati dove dovranno convivere ancora per molto.

Il ministro delle risorse minerarie, Laurence Golborne ieri sera ha potuto parlare con loro parlato per telefono. Ha riferito che il loro stato d’animo è buono e che hanno urlato 'Viva il Cile'.

Tuttavia c'è un problema in più tuttavia a preoccupare. La società proprietaria della miniera, la San Esteban, è in gravi difficoltà e un suo portavoce ha ammesso che non se potranno continuare a pagare gli stipendi e i versamenti per il servizio sanitario nazionale. E se dovesse fallire, come è possibile, i 33 uomini usciranno dal pozzo da disoccupati.

La notizia che i minatori - 32 cileni più un boliviano - erano vivi dal crollo avvenuto 17 giorni fa è giunta grazie ad un messaggio che ha commosso tutto il Cile, quando il presidente Sebastian Pinera si è precipitato davanti alla stampa sventolando un bigliettino "venuto dalle viscere della terra", in cui i minatori annunciavano: "estamos vivos, en el refugio, los 33" (siamo vivi nel rifugio, i 33).

Il messaggio ha confermato le speranze dei tecnici, che hanno continuato a lavorare nonostante da giorni non arrivassero più segni di vita: al momento dello smottamento nella miniera, i 33 sono riusciti a raggiungere uno dei rifugi delle gallerie, con provviste, ossigeno ed elettricità. Solo così sono riusciti a rimanere in vita dal 5 agosto, sopportando temperature caldissime di giorno e molto basse di notte, 4,5 km dentro alla miniera, con 700 metri di roccia sopra la testa.

Bisognerà ora vedere se i mezzi tecnici che Santiago metterà in campo saranno all'altezza della situazione: le speranze sono affidate ad una gigantesca macchina perforatrice, con un peso di 33 tonnellate, che inizierà a operare nelle prossime ore.


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