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giovedì 15 marzo 2012

Giù le mani dall’articolo 18





Giù le mani dall’articolo 18



La FdS lancia una petizione popolare per la difesa e l’estensione dell’articolo 18



La Federazione della Sinistra ha promosso una petizione popolare nazionale per la tutela e l’estensione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che già dalle prime ore ha ricevuto centinaia di adesioni.
Dopo l’aggressione mossa poco meno di dieci anni fa dal governo Berlusconi su mandato di Confindustria e sconfitta anche grazie alla meravigliosa manifestazione della Cgil che ha visto 3 milioni di persone manifestare al Circo Massimo, l’art. 18 è ora tornato al centro degli attacchi del governo Monti e anche di molti esponenti della coalizione che lo sostiene, compresi alcuni dirigenti del Partito Democratico. Proprio l’allargamento dell’area di quanti vogliono una revisione profonda dell’articolo o addirittura una sua totale cancellazione è un dato preoccupante di fronte al quale non si può assistere in silenzio.
Siamo certi che siano tantissimi coloro i quali vogliono esprimersi direttamente in difesa e per l’estensione dell’art. 18, ribadendo inoltre l’idea che un diritto così fondamentale debba valere per tutti i lavoratori senza limitazioni di sorta.
Per questa ragione, partendo proprio in concomitanza con l’importante manifestazione della Fiom del 9 marzo a Roma, la Federazione della Sinistra ha pensato di dare modo a tutti di partecipare a questa battaglia, mettendo a disposizione lo strumento della petizione popolare, che ci auguriamo raggiunga un grande numero di adesioni in tempi brevi, in modo da incidere prima che sia troppo tardi.
Di seguito, il testo della petizione che, insieme alle firme raccolte, presenteremo al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei Deputati.

“Noi sottoscritti/e consideriamo l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori una norma di civiltà.
L’obbligo della reintegra di chi viene ingiustamente licenziato è garanzia per ogni singolo lavoratore ed è al tempo stesso il fondamento per l’esercizio dei diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal diritto a contrattare salario e condizioni di lavoro dignitose.
Se l’articolo 18 fosse manomesso ogni lavoratrice e ogni lavoratore sarebbe posto in una condizione di precarietà e di ricatto permanente, essendo licenziabile arbitrariamente da parte del datore di lavoro. Se l’articolo 18 fosse manomesso verrebbero minate in radice le agibilità e libertà sindacali. Per questo motivo va respinta ogni ipotesi di manomissione o aggiramento dell’articolo 18.
L’articolo 18 va invece esteso a tutte le lavoratrici e i lavoratori nelle aziende di ogni dimensione.”
E’ possibile firmare tramite il sito www.federazionedellasinistra.com cliccando qui o sull’immagine “Giù le mani dall’art. 18″ nella colonna destra della pagina.
Massimo Rossi, Portavoce della Federazione della Sinistra


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