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Spilla 'sessista' a Rinascente,
arriva Camusso,
e viene archiviata ...
Stamani il leader della Cgil, Susanna Camusso, ha incontrato in un albergo del centro storico le commesse della Rinascente a un mese dalla polemica sulle spille "sessiste". La scritta 'Facile averla. Chiedimi come' aveva suscitato non poche battute poco galanti e commenti imbarazzanti. Da qui la reazione delle commesse che, hanno raccontato mentre alla spicciolata entravano nell'albergo, non hanno digerito neppure l'obbligo di coccolare il cliente - con la spilla 'tvtb' - in alcuni week end considerati di minore affluenza.Potrebbe interessarti: http://www.firenzetoday.it/cronaca/camusso-rinascente-spille-sessiste.html
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FIRENZE, 17 MAG - Arriva il segretario generale della Cgil Susanna Camusso e la spilla 'sessista' che tanto ha fatto discutere nella sede della Rinascente di Firenze viene archiviata. Effetto della protesta o, come annunciato, scelta aziendale per la fine della promozione, ormai le commesse non devono piu' portare ben in evidenza quella frase:
'Averla e' facile. Chiedimi come'
, che nel capoluogo toscano ha provocato commenti poco galanti e battute imbarazzanti.
La spilla dimostra ''il non rispetto per la persona'', ha affermato Camusso.
'Averla e' facile. Chiedimi come'. E' quanto scritto su una spilla, a evidente doppio senso, appuntata sul petto di un'ottantina di commesse che per tutto il giorno interagiscono con i clienti della Rinascente, e che sono obbligate talvolta a far fronte alle battute e ai doppi sensi sollecitati da quella frase. Lo scopo? Pubblicizzare la carta di fidelizzazione.
La "trovata" non è però passata inosservata e nel mondo della politica è scoppiata la polemica in primis nel Pd. La coordinatrice delle donne del Partito democratico metropolitano, Maria Grazia Pugliese, "Umilianti per le donne costrette a indossarle, ancora una volta utilizzate come merce". "La legge del marketing supera il rispetto delle donne e il loro diritto, che al giorno d'oggi dovrebbe essere ben più che acquisito, a non essere utilizzate come merce, su cui appendere messaggi equivoci e offensivi, attraverso un linguaggio fortemente irrispettoso.
Sempre sullo slogan scelto per pubblicizzare la tessera della Rinascente anche la consigliera comunale Ornella De Zordo e Francesca Conti consigliera Pari Opportunità di perUnaltracittà hanno tuonato: "Massima solidarietà quindi a coloro che hanno fatto sentire la propria contrarietà di fronte alla scelta con cui la Rinascente ha deciso di pubblicizzare la carta di fidelizzazione - concludono De Zordo e Conti - e nessuna fedeltà da parte nostra verso un'azienda che ancora nel 2012 mostra di considerare le lavoratrici con così poco rispetto utilizzando, oltre alle loro domeniche, anche il loro corpo pur di far salire le vendite. Anche la dignità fa parte di quei diritti per cui dobbiamo continuare a lottare."
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