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lunedì 8 giugno 2020

De Gregorio: Estorsione e Riciclaggio

De Gregorio: Estorsione e Riciclaggio

Estorsione e Riciclaggio, Arrestato a Roma l’ex senatore De Gregorio
Secondo quanto si apprende è destinatario della misura cautelare del carcere.

C'è anche l'ex senatore del Pdl Sergio De Gregorio tra le 9 persone finite in manette questa mattina nell'operazione dei poliziotti della Squadra Mobile, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, su un giro di estorsioni nella Capitale. Secondo quanto si apprende, De Gregorio è destinatario della misura cautelare del carcere. Alle 9 persone, destinatarie dei provvedimenti cautelari emessi dal gip, sono contestati, a vario titolo ed in concorso,
i reati di estorsione, 
riciclaggio ed autoriciclaggio.

Contestualmente all'esecuzione delle ordinanze restrittive della libertà personale è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo delle quote sociali, dei conti correnti e del complesso aziendale dei beni facenti parti del patrimonio aziendale di alcune società
 ed un sequestro di circa 480 mila euro.
https://cipiri5.blogspot.com/
L'ordinanza, il gip: «De Gregorio caratura criminale eccezionale»
«De Gregorio si conferma punto di riferimento indiscusso, lo stratega del gruppo, sempre pronto a 'sistemare' le cose». A scriverlo il gip di Roma, Antonella Minunni, in un passo dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'ex senatore, finito in carcere, e di altre 8 persone, con le accuse di riciclaggio, autoriciclaggio ed estorsione. «E' lui che risolve le questioni sorte all'interno del gruppo - continua il giudice - e che suggerisce ogni volta le strategie difensive, è recidivo avendo riportato, tra l'altro, condanne per corruzione in atto contrario ai doveri d'ufficio. Ha una caratura criminale e scaltrezza davvero eccezionale». L'indagine dei poliziotti della Squadra Mobile è stata coordinata dal procuratore di Roma, Michele Prestipino dal procuratore aggiunto,
Ilaria Calò e dal pm Francesco Minisci.

Nel 2008 riceve tre milioni di euro da Silvio Berlusconi per far cadere il governo Prodi. Tra giravolte e cambi di casacca #DeGregorio esce indenne da molte vicende giudiziarie. Ora è stato arrestato per estorsione e riciclaggio.
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Fake News ed insulti Social contro Aboubakar Soumahoro

Aboubakar Soumahoro


 Il Leader dei Migranti denuncia gruppo Facebook"Vai a casa Zulu", fake news e insulti social contro Aboubakar Soumahoro. Il leader dei migranti denuncia gruppo Facebook

Ho dato mandato a denunciare tutto alla polizia postale. Chi sdogana e nega il razzismo incendia la nostra comunità con l’odio. I giganti del web dovrebbero intervenire su questi post ancora pubblici e che nessuno ha rimosso

Divulgano fake news e commenti razzisti, li ho denunciati alla polizia postale". Aboubakar Soumahoro, il sociologo e sindacalista Usb, protagonista della lotta per i diritti dei braccianti nelle campagne del foggiano annuncia azioni legali nei confronti di chi ha confezionato, condiviso, autorizzato e non rimosso decine di insulti nei suoi confronti nel gruppo Facebook Matteo Salvini, e Giorgia Meloni per un'Italia stabile.

Si tratta di uno spazio social che conta oltre 23 mila membri, sul quale campeggia la foto in grande del segretario della Lega Matteo Salvini, dove si condividono iniziative del leader leghista e notizie estrapolate da blog e siti web non sempre attendibili.
"Il nome del gruppo già dice tutto.!!!  - scrivono esattamente così nella descrizione i responsabili - Qui solo leghisti o persone di centro destra...!!! Non sono ammesse persone di sinistra.. E nemmeno movimento 5 stelle...!!! Moderate i termini, altrimenti Facebook ha degli standard che tutti conosciamo...bene...!!".

Ma proprio quest'ultimo punto è quello disatteso in un post del 19 maggio scorso, dove è condivisa una notizia con protagonista Soumahoro sotto la quale alcuni membri del gruppo si sono prodigati in insulti a sfondo razzista.
"Negro di merda", "vai a casa tua zulu" , "Torna in jungla a mangiare banane (gorilla)", "Muori merda", sono solo alcuni degli epiteti che il sindacalista ha registrato con screenshot  e inviato alla polizia postale.

"Chi sdogana e nega il razzismo - scrive Soumahoro -  incendia la nostra comunità con l'odio. I giganti del web dovrebbero intervenire su questi post ancora pubblici e che nessuno ha rimosso".


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lunedì 1 giugno 2020

Gilet Arancioni e Casapound in Piazza

Gilet Arancioni e Casapound in Piazza

Nella Foto il Raduno a Milano

 A Roma contro il governo. "Il virus non esiste". Settanta denunciati

Momenti di tensioni anche nel pomeriggio nel centro storico della capitale per la manifestazione dei movimenti di estrema destra. Forze dell'ordine in tenuta antisommossa per impedire l'afflusso a Montecitorio: settanta le persone indentificate che saranno denunciate

Ancora tensioni nel pomeriggio durante la manifestazione del gruppo "Marcia su Roma" nel centro della Capitale. Una decina di persone ha provato a spingere un blindato della polizia che sbarrava la strada alla manifestazione. "Fateci passare", hanno urlato i manifestanti agli agenti che erano schierati in tenuta antisommossa  dietro al blindato. "Ci hanno spruzzato lo spray al peperoncino per disperderci", hanno detto i manifestanti prima di lasciare la zona.

La manifestazione, organizzate da diversi gruppi riconducibili all'estrema destra, in particolare 'Marcia su Roma' e Casapound, in protesta contro il governo, era partita questa mattina. Tra loro anche qualcuno che indossa i 'gilet arancioni'. Sono circa 70 i manifestanti identificati e che saranno denunciati dalla polizia per manifestazione non preavvisata. A molti di loro viene contestata anche la violazione del dpcm con le misure di contenimento per il coronavirus: alcuni provenivano da altre regioni mentre altri non avrebbero rispettato il divieto di assembramento.


Piazza Venezia e via del Corso sono state chiuse al traffico per la presenza di alcune centinaia di manifestanti, alcuni di loro si erano seduti a terra, così come sono state chiuse le aree nei pressi di piazza Colonna. Ingente la presenza di mezzi blindati della polizia e dei carabinieri, con le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa per
 impedire l'afflusso verso Palazzo Chigi e Montecitorio.

"Non ce lo fanno fare e noi da qui non ce ne andiamo", gridavano i manifestanti con i megafoni, scandendo anche diversi "traditori" e vari insulti verso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Poi con le braccia alzate si sono avvicinati al cordone delle forze dell'ordine che gli sbarrava la strada urlando  "Qui c'è gente che non mangia. C'è gente che non prende lo stipendio da 4 mesi. Abbiamo fame". "Ci hanno fatto morire", grida una donna di Bergamo.

"Il coronavirus è tutto un disegno politico, economico e sociale perché vogliono venderci alla Cina, Di Maio prima di tutti - proseguono - facendoci fare il vaccino e schedandoci. Il virus non esiste, per questo non mettiamo le mascherine, e intanto la gente muore di fame".

I manifestanti inoltre continuano a intonare l'inno italiano e a gridare "libertà".

Blindati, agenti e militari stanno costringendo i manifestanti ad allontanarsi dal centro, spostando la carica verso il lungotevere e presidiando i vicoli. Traffico paralizzato con gli automobilisti bloccati dagli stessi manifestanti.

Sulle due manifestazioni è intervenuto  Daniele Ognibene capogruppo LeU in Consiglio regionale.“Sarà un caso che Gilet Arancioni e Casa Pound manifestino lo stesso giorno in contemporanea in diverse città italiane?  - spiega Ognibene rivolgendo la domanda alle forze politiche democratiche ed alle forze dell’ordine -  C’è qualcuno che vuole il ritorno della strategia della tensione? A Milano un centinaio di persone con i Gilet Arancioni sono in piazza alimentando odio con idee senza senso, come il ritorno alla lira. A Roma Casa Pound soffia sul fuoco della disperazione delle persone. Non so se le due manifestazioni siano legate dietro un unico obiettivo ma è certo che i rigurgiti fascisti vanno fermati sul nascere. Mi sembra una strategia della tensione in salsa populista con personaggi inquietanti come Pappalardo".

E ancora: "Per i fascisti con o senza gilet il virus non esiste. Ennesima conferma del fatto che non bisogna dargli retta. I neofascisti che gridano libertà mentre inneggiano alla Marcia su Roma sono ridicoli ma la tolleranza per questi figuri è gravissima e inquietante. Mentre tutte le iniziative di organizzazioni di sinistra e democratiche sono state sottoposte a restrizioni per il Covid19 si consente a duecento neofascisti di bloccare il centro di Roma - accusa Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea -  Se fossero stati dei centri sociali o dei sindacati di base sarebbero già stati caricati".



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