Jabil, gli operai in presidio cacciano via le forze dell’ordine
Venerdì all’alba carabinieri e polizia hanno cercato invano di sgomberare la fabbrica. E la resistenza continua
Le operaie e gli operai della Jabil proseguono compatti sulla strada della resistenza e alzano le barricate contro i tentativi dei vertici aziendali di chiudere i battenti. Venerdì all'alba, secondo quanto riferisce la Fiom Cgil, poliziotti e carabinieri si sono presentati ai cancelli dello storico stabilimento ex Siemens a Cassina de’ Pecchi per sgomberare il presidio dei lavoratori che da oltre un anno impedisce lo smantellamento della fabbrica.
Per impedire l’operazione delle forze dell’ordine, agli operai in presidio si sono uniti altri lavoratori giunti sul posto grazie all’allarme lanciato dopo l’arrivo di polizia e carabinieri ai cancelli della fabbrica. Ed è stato proprio grazie ai rinforzi che gli operai sono riusciti a mandare a monte il piano della multinazionale americana Jabil.
«La determinazione e la lotta operaia che hanno impedito l’asportazione di asset produttivi importanti – afferma il sindacato delle tute blu - mantengono così aperta la strada per il riavvio della produzione tracciata per altro dal tavolo negoziale con la presenza delle istituzioni territoriali, il ministero dello Sviluppo Industriale il sindaco di Cassina de’ Pecchi, Nokia Siemens e le organizzazioni sindacali.
Jabil – conclude la Fiom - deve imparare anche da questo episodio che con i lavoratori si tratta e non si impongono azioni di forza che saranno sempre segnate dal più totale fallimento».
LEGGI QUESTO : http://cipiri5.blogspot.it/2012/07/difendiamo-il-sito-industriale-nokia.html
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