Adesione allo sciopero generale del 22 giugno
Gli ex lavoratori ThyssenKrupp di Torino aderiscono allo Sciopero Generale
indetto da Usb, Cub, Cib-Unicobas, Snater, Usi e Si-Cobas per la giornata del 22
giugno a Roma e Milano contro il Governo Monti e il tentativo di riforma
dell’Art. 18 proposta dal Ministro Fornero.
Allo sciopero si è unita anche la Rete28Aprile.
In una situazione di crisi generale economica, ambientale e culturale le
misure introdotte dal disegno di legge del governo Monti (generale attacco
ai diritti dei lavoratori attraverso: la possibilità
di licenziare senza giusta causa; l’aumento delle tasse, l’introduzione dell'IMU
e l'aumento dell'IVA; l’attacco alle pensioni e al diritto alla salute e alla
sicurezza sui posti di lavoro; le politiche sociali che scaricano tutto il peso
della crisi sui lavoratori per capitalizzare banche e gruppi finanziari,
responsabili della crisi) non farebbero
che peggiorare una situazione già insostenibile. In un appello recentemente
diffuso dai Giuristi Democratici
(disponibile su http://www.giuristidemovcratici.it/post/20120514171330/post_html)
e rivolto ai parlamentari PD perché votino contro questa Riforma si stima,
secondo i dati diffusi dalla CGIA di Mestre, che andranno persi 600.000 posti di lavoro nei primi 10 mesi di
applicazione della legge, 2.000 licenziamenti al giorno! La solita ricetta
di lacrime e sangue che Monti, Fornero, Marchionne e Squinzi vedono di buon
occhio perché scarica sui lavoratori tutto il peso della crisi.
Noi ex lavoratori della ThyssenKrupp sappiamo
bene, per averlo vissuto sulla nostra
pelle, quali siano le misure che i vari governi
che si sono succeduti, emanazione delle banche e del Vaticano hanno adottato e adottano per cercare di superare o quantomeno
minimizzare gli effetti della crisi: la lapide a memoria dei 7 colleghi uccisi dal
profitto nel rogo del 6 dicembre 2007 è lì a ricordarlo ogni giorno!
E come
ha sottolineato G. Cremaschi (Micromega,
30 maggio 2012) anche i morti in Emilia
seguiti alla prima scossa del terremoto, come
nella vicenda ThyssenKrupp non sono da attribuire al sisma ma assolutamente riconducibili a chi ha
mandato (volontariamente, assumendosene il rischio) i propri dipendenti, con un
vergognoso ricatto, a morire sotto capannoni già pericolanti e per giunta in
piena fase sismica. Quei morti
gridano vendetta e vogliamo i colpevoli!
Per
contrastare l’adozione di queste e altre misure allo studio del Governo Monti invitiamo la CGIL, il più grande sindacato
italiano per numero di iscritti ma soprattutto per tradizione e storia (che
quindi può e deve mobilitare i lavoratori) a rompere gli indugi e aderire a
questa importantissima giornata di mobilitazione in sostegno dei lavoratori
contro le modifiche all’Art. 18, strappato nel corso di decenni con lotte anche
sanguinose.
La difesa del posto di lavoro sicuro e
dignitoso (per chi ce l’ha) e la conquista
di esso per milioni di giovani, donne e immigrati senza occupazione e senza
alcuna prospettiva per il futuro nel nostro Paese, unite alla mobilitazione popolare (come quella,
vastissima, che a marzo ha fatto fare dietro-front al Governo sull’Art. 18: dall’introduzione
tramite decreto-legge alla discussione parlamentare) appaiono sempre più necessarie come misure che ci consentano di uscire dalla
crisi.
Siamo perfettamente d’accordo con quanto espresso nel comunicato unitario (intitolato Dopo gli scioperi di marzo, diffuso il 26.05.12 e disponibile su manifestino.blogspot.com) degli operai della Same di Treviglio e della Piaggio di Pontedera: l’iniziativa deve rimanere in mano agli operai e non delegata unicamente al solito tavolo di trattativa fra Governo, organizzazioni sindacali e partiti e mantenere una chiarezza di obiettivi che consenta alla classe operaia non solo di mantenere una capacità di risposta contro gli attacchi ai loro diritti ma, ancora più importante, riprendere l’iniziativa per riaffermare i propri obiettivi sociali e politici. Non saranno certo Monti, la Fornero, i Marchionne o gli Squinzi e i loro lacchè a farlo al posto nostro.
Per
questo aderiamo, invitiamo ad aderire e
a promuovere nella maniera più ampia e partecipata possibile a questa importante
mobilitazione ad associazioni, organismi, comitati e personalità pubbliche
e singoli cittadini che già oggi, secondo caratteristiche proprie e in ambiti diversi,
si battono contro questa deriva economica, ambientale e morale in cui il
capitalismo ci sta trascinando e per costruire un modello sociale alternativo
senza più sfruttamento: dove ogni azione non sia dettata dal profitto ma dai
bisogni concreti di lavoratori e cittadini.
Al
degrado proposto da questo sistema opponiamo sogni ed aspirazioni che ognuno di
noi ha e che questo sistema nega, alla deriva culturale propinataci
dall’informazione di regime riappropriamoci del diritto allo studio (faticoso
ma necessario per avere chiari i nostri obiettivi di classe), al decadimento
morale di questo sistema in putrefazione opponiamo una morale nuova, che metta
al centro la salvaguardi degli interessi (di classe) di tutti come unico mezzo
per salvaguardare gli interessi di ognuno di noi. In sostanza, dipende da noi.
Il 22 giugno tutti allo Sciopero Generale!
Aderire, partecipare e promuovere la
mobilitazione a tutti i livelli e in tutti gli ambiti sociali!
Bloccare il Paese, un primo passo verso la
cacciata del Governo Monti e della sua cricca!
08.06.201...doc
Visualizza online
Scarica(37,5 KB)
Torino,
8 giugno 2012 Ex lavoratori ThyssenKrupp
Torino
.
.
. . .
Nessun commento:
Posta un commento
Guadagna col Tuo Blog e se non lo Hai te lo Creo : https://www.cipiri.com/