E'
proseguita anche sotto Natale la clamorosa manifestazione dei lavoratori
ex Rockwoll che sono murati nella miniera Villamarina di Monteponi. A
Cagliari le protesta delle vittime della crisi industriale sono portate
avanti dai "Figli della crisi" che da ieri si sono accampati sotto il
Consiglio regionale. Vi resteranno fino al 2 gennaio.
Numerosi
gli attestati di solidarietà ricevuti dagli operai: a Monteponi sono
arrivati anche i giovani del movimento "I figli della crisi", che ieri,
dopo la visita ai loro "padri", hanno occupato i portici del Consiglio
regionale a Cagliari. "Resteremo qui sino al 2 gennaio", hanno
annunciato, "nelle nostre famiglie tocchiamo con mano disperazione e
povertà. Non possiamo rassegnarci a un futuro senza lavoro e senza
speranza che vuole condannarci a lasciare la nostra Isola". All'alba
Ivano Sais, portavoce dei "Figli della crisi" racconta la notte
trascorsa fuori casa: "Abbiam ricevuto molta solidarietà. Ci hanno fatto
visita alcuni rappresentanti della Croce Rossa. Alcuni bambini,
accompagnati dai loro genitori, che ci hanno fatto dono dei panettoni e
le persone che hanno partecipato alla messa di Natale hanno voluto
manifestare la loro vicinanza". Profonda commozione durante lo scambio
degli auguri: "Ciascuno di noi ha pensato alla propria famiglia e
sperato che il futuro regali serenità e lavoro". "Non abbiamo invece
ricevuto - sottolineano - la visita di nessuno politico regionale.
Avremmo gradito un gesto di solidarietà".
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