Oggi sciopero lavoratori della giustizia
Oggi, venerdì 5 febbraio, incroceranno le braccia per l’intera giornata i lavoratori giudiziari.
Si tratta di uno sciopero nazionale proclamato da RdB P.I. insieme a FPCGIL, UILPA e FLP.
L’agitazione è stata indetta per rivendicare condizioni di lavoro accettabili, nuove assunzioni, il giusto riconoscimento professionale e per protestare contro l’ipotesi di accordo sul contratto integrativo, firmata dalla minoranza delle organizzazioni sindacali, in cui si sancisce un ordinamento che demansiona e mortifica la professionalità dei lavoratori giudiziari.
Si terranno manifestazioni in tutta Italia. A Roma, ad esempio, è previsto un corteo che partirà, intorno alle ore 10, da Piazza San Marco (Piazza Venezia) fino al Ministero della Giustizia (via Arenula).
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Lavoro. 50mila in corteo a Cagliari
Cresce la partecipazione all’imponente corteo di questa mattina per le vie di Cagliari organizzato in occasione dello sciopero generale della Sardegna proclamato dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil.
Dopo la partenza dei manifestanti, inizialmente oltre 15 mila ma diventati almeno 50mila, secondo le stime dei sindacati (20mila per la questura), sono arrivati in piazza Giovanni XXIII, luogo del concentramento di lavoratori e pensionati di tutta l’isola, circa altri 100 pullman provenienti dal nord Sardegna.
La testa del corteo ha raggiunto via Sonnino ed e’ diretta nella centrale piazza Yenne per i comizi finali. Con i lavoratori del territorio anche i 23 sindaci del Sulcis Iglesiente in fascia tricolore, che tengono uno striscione con la scritta “Sindaci in marcia per il lavoro”. Tra loro anche il presidente regionale dell’Anci, Tore Cherchi.
I primi cittadini sono preceduti dai lavoratori dell’Alcoa di Portovesme, la fabbrica di alluminio di cui la multinazionale americana ha annunciato la fermata con la conseguente messa in cassa integrazione di centinaia di dipendenti: gli operai sventolano bandiere dei sindacati e indossano i caschi da lavoro.
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Fiat. Sciopero a Termini Imerese
I lavoratori dello stabilimento Fiat di Termini Imerese hanno cominciato poco dopo mezzogiorno uno sciopero spontaneo e sono usciti dalla fabbrica per unirsi, nel piazzale, alla ventina di sindaci del comprensorio e all’arciprete, Francesco Anfuso, che stavano manifestando con un sit-in. Lo sciopero, di un’ora, e’ stato proclamato dalla rsu della Fiom Cgil che ha giudicato “sconfortanti” le notizie giunte dal tavolo tecnico riunito a Roma.
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venerdì 5 febbraio 2010
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