«Il governo ha avuto una grande pensata: non solo non far niente per sostenere l’economia, ma usare la crisi per tagliare e ridurre i diritti dei lavoratori». È quanto afferma il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in un passaggio del suo intervento al 18esimo congresso nazionale dello Spi Cgil, che si conclude oggi a Riccione, in provincia di Rimini. «Scientificamente, giorno dopo giorno, il governo – fa notare il segretario – ha cercato di smantellare i diritti dei lavoratori. Ma quando si attacca lo statuto dei lavoratori si attaccano i fondamenti della Costituzione, e non solo l’articolo 1, ma anche laddove si dice che non si può mettere sullo stesso piano i diritti di chi lavora e di chi assume i lavoratori. Mettere sullo stesso piano chi non è uguale, è il fondamento degli attacchi del governo a chi lavora».
L’Aula della Camera ha intanti approvato questa mattina il ddl Lavoro, che era stato rinviato alle Camere dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I voti a favore sono stati 259, 214 quelli contrari, 35 gli astenuti [Udc e Liberaldemocratici]. Ora il provvedimento passa all’esame del Senato. Ieri era stato approvato un emendamento del Pd.
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