La lotta delle lavoratrici della Playtex, presidio in strada e blocco della merce
La protesta contro la decisione di trasferire il centro distrubuzione a Bergamo. A rischio 120 posti di lavoro. Fermati i camion arrivati a ritirare la nuova collezione di reggiseni
POMEZIA - "Centoventi lavoratori in mutande". E reggiseni 'tenuti in ostaggio'. La Playtex di Pomezia è a un passo dalla chiusura e i dipendenti, soprattutto donne, tornano in strada dopo la rottura del tavolo da parte del gruppo. Esplici i cartelli di protesta delle confezionatrici di intimo, armate anche i manifesti a lutto per la filiare di Pomezia nata nel '63 e ora morta. Anche oggi non è stato fatto uscire il materiale che l'azienda vorrebbe mandare al sito di Bergamo per la distribuzione. Gli operai in presidio su via Laurentina, davanti i cancelli dello stabilimento hanno bloccato i camion arrivati per ritirare la nuova collezione estiva di reggiseni, attesi nei negozi per giugno. Ripercussioni di traffico per la fila dei camion, sul posto anche i carabinieri.
LE IMMAGINI
"Le proteste proseguono senza sosta. I lavoratori - scrivono i sindacati in un comunicato della Cgil-Cdlt del Comprensorio Pomezia-Castelli-Colleferr o-Subiaco, presente con i suoi rappresentanti davanti ai cancelli della Playtex - chiedono di salvare il proprio posto di lavoro, perché dopo la rottura del tavolo da parte del gruppo è forte la tensione. Siamo preoccupati. "Chiediamo la tutela dei posti di lavoro e del sito di Pomezia - dichiara Giuseppe Cappucci, segretario generale della Cgil-Cdlt - ma vogliamo anche impedire eventuali colpi di mano o forzature finalizzati allo spostamento di merce già pronta per la commercializzazione e che l'azienda vorrebbe spedire a Bergamo".
http://roma.repubblica.it/ cronaca/2010/05/25/news/pl aytex_pomezia_lavoratori_i n_strada_no_alla_chiusura_ della_fabbrica-4321018/
La protesta contro la decisione di trasferire il centro distrubuzione a Bergamo. A rischio 120 posti di lavoro. Fermati i camion arrivati a ritirare la nuova collezione di reggiseni
POMEZIA - "Centoventi lavoratori in mutande". E reggiseni 'tenuti in ostaggio'. La Playtex di Pomezia è a un passo dalla chiusura e i dipendenti, soprattutto donne, tornano in strada dopo la rottura del tavolo da parte del gruppo. Esplici i cartelli di protesta delle confezionatrici di intimo, armate anche i manifesti a lutto per la filiare di Pomezia nata nel '63 e ora morta. Anche oggi non è stato fatto uscire il materiale che l'azienda vorrebbe mandare al sito di Bergamo per la distribuzione. Gli operai in presidio su via Laurentina, davanti i cancelli dello stabilimento hanno bloccato i camion arrivati per ritirare la nuova collezione estiva di reggiseni, attesi nei negozi per giugno. Ripercussioni di traffico per la fila dei camion, sul posto anche i carabinieri.
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"Le proteste proseguono senza sosta. I lavoratori - scrivono i sindacati in un comunicato della Cgil-Cdlt del Comprensorio Pomezia-Castelli-Colleferr
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