Sciopero 14 novembre – Lettera aperta al mio sindacato
InGlass-Steagall su novembre 13, 2012 a 9:40 AMNon si tratta di una lettera contro: è l’invito appassionato a guardare alle ragioni profonde della crisi economica.
Per il 14 novembre, come saprete, la Confederazione Europea dei Sindacati ha indetto una giornata di mobilitazione per dire no all’austerità.
In coerenza con la mission di NoBigBanks “Salviamo la Gente. Riformiamo le banche”, abbiamo deciso di pubblicare la lettera di Laura, augurandoci che sia di stimolo alla discussione.
Non sono sicura di essere stata abbastanza chiara nell’esporre le mie osservazioni e considerando l’argomento molto importante voglio che queste riflessioni giungano a tutto il sindacato e non solo ai delegati che erano presenti.
Lo sciopero è indetto a livello europeo per manifestare contro la situazione così preoccupante in cui versano le nostre società.
La crisi economica si fa sempre più pesante. Una delle cause di questa crisi economica è stato il passaggio alla finanziarizzazione dell’economia, giusto? … La finanza può essere paragonata ad un cancro che per svilupparsi ha bisogno dell’immissione nel sistema di sempre più liquidità, liquidità che viene tolta all’economia produttiva.
Se il sindacato è ben cosciente che il problema economico attuale è imputabile alla finanza, perché a suo tempo ha sostenuto la nascita del Fondo Cometa?
A mio avviso quella scelta è stata il preludio per le riforme pensionistiche successive che ora si criticano.
Il modello dei fondi pensione è un modo di ridurre la garanzia pubblica e spostare nuovi capitali nei mercati. Era necessario difendere con più forza l’importanza della pensione pubblica per tutta la popolazione e non sposare l’idea che quella fosse una scelta dovuta. Il sindacato che ha sponsorizzato il Fondo si è comportato come qualsiasi altro operatore finanziario che si sforza in tutti i modi di ottenere un buon rendimento per gli iscritti (fin tanto che il mercato riesce a salvarsi).
Per me questo è esattamente il fulcro del problema.
Volete che io aderisca allo sciopero per contrastare la crisi economica che ha la sua origine nella finanza, ma in questa finanza sono finiti anche i soldi dei lavoratori italiani!
Per me il sindacato dovrebbe riuscire a prevedere le proprie azioni ed impostare delle linee guida a lungo termine.
Per esempio, dare il proprio consenso al Governo Monti per poi lamentarsi delle misure prese non è sbagliato?
Sono sicura che a livello personale sapevate benissimo che si andava verso l’austerità e il governo della BCE.
Era così necessario adeguarsi alle pressioni dei mercati finanziari per sembrare “responsabili”? Grazie a questa decisione ora è più difficile lamentarsi della direzione generale.
Una volta accettato l’impianto di base, l’opposizione alle misure specifiche rischia di diventare solo simbolica.
Forse mi risponderete che l’opposizione c’è stata fin dall’inizio. Ma non ricordo grandi mobilitazioni per scongiurare i rischi del governo tecnico. Tutti erano contenti di disfarsi di Berlusconi, ma senza guardare il gioco più grande in atto.
Un cordiale saluto,
Laura
ST Microelectronics, Agrate Brianza
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