Maurizio Landini Segretario dell CGIL:
'Mai stati in disaccordo a combattere la povertà, ma ormai siamo in un paese in cui si è poveri anche lavorando. I salari sono molto bassi e le condizioni pesantissime. Noi siamo convinti che fosse meglio il REI, perché per combattere la povertà non basta più il lavoro. E il lavoro non lo creano i centri per l’impiego ma gli investimenti,
e questo governo li ha bloccati'.
Il segretario della CGIL Maurizio Landini critica la manovra economica dell'attuale Governo Giallo Verde, e dichiara: 'va cambiata è una manovra recessiva'.
Questa è una manovra recessiva perché non fa partire gli investimenti né l'economia.
Sarà Landini quindi dopo una vita nei metalmeccanici a guidare quello che è il più grande sindacato italiano mentre Vincenzo Colla,
che era il suo più grande sfidante per la segreteria generale,
sarà il vice.
La biografia di Maurizio Landini
Durava da un po’ di tempo lo stallo nella CGIL dopo la fine dell’era Camusso.
Per la successione alla guida del sindacato
è stato a lungo un testa a testa tra Landini e Colla,
con l’accordo che alla fine ha sbloccato la situazione.
Per la successione alla guida del sindacato
è stato a lungo un testa a testa tra Landini e Colla,
con l’accordo che alla fine ha sbloccato la situazione.
Nato a Castelnovo ne’ Monti (provincia di Reggio Emilia) il 7 agosto 1961, Maurizio Landini è il quarto di cinque figli di un cantoniere che è stato molto attivo durante la Resistenza. Dopo aver frequentato l’istituto per Geometri, lascia gli studi per iniziare
a lavorare e dare così una mano alla famiglia.
Trova lavoro quindi come apprendista saldatore in un’azienda metalmeccanica, iniziando poi anche l’attività sindacale entrando nella FIOM a metà degli anni ‘80 come delegato e riuscendo ben presto a farsi apprezzare per la sua attività svolta.
Diventa così prima funzionario della FIOM di Reggio Emilia e poi segretario generale, passando poi a dirigere la sezione dell’Emilia Romagna. Nel 2005 quindi c’è l’approdo alla segreteria nazionale del sindacato dei metalmeccanici.
Dopo aver preso parte ad alcune delicate trattative per il rinnovo dei contratti, come quelle alla Piaggio e alla Indesit, il 1 giugno del 2010 diventa segretario generale della FIOM mantenendo l’incarico fino a luglio 2017.
La nomina alla guida della CGIL è quindi una sorta di compimento di un lungo percorso all’interno del sindacato. Prima di lasciare la guida della FIOM, ha provato anche a creare un soggetto politico, Coalizione Sociale, ma il progetto non ha poi avuto seguito.
Quanto guadagna
Durante i sette passati alla guida della FIOM, Maurizio Landini si è fatto apprezzare e conoscere specie per le battaglie riguardanti la Thyssen e l’Ilva di Taranto. Soprattutto in TV, è stato spesso il portavoce delle rivendicazioni sindacali di una sinistra che ormai sembrerebbe essere sempre più lontana dai problemi delle fabbriche.
Dal punto di vista economico, come segretario generale della FIOM il suo stipendio era di 2.250 euro netti al mese. Per fare un paragone, era meno di un terzo di quello che guadagnano i nostri parlamentari.
Con il passaggio alla guida della CGIL ci sarà però un discreto scatto in avanti nello stipendio. L’ex segretario Susanna Camusso infatti percepiva 4.000 euro netti al mese.
Ospite della trasmissione Otto e Mezzo condotta da Lilli gruber, Landini ha però affermato come la sua busta paga “è pubblica, come segretario generale dovrebbe essere secondo il nostro regolamento di 3700 euro netti”
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