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mercoledì 29 agosto 2018

Regno Unito, la regina Elisabetta seleziona un lavapiatti


La regina Elisabetta sta cercano un lavapiatti per Buckingham Palace   da inserire all’interno dello staff del suo chef.


AAA lavapiatti cercasi: è la regina Elisabetta in persona 
che sta cercando personale per la residenza di Buckingham Palace.

La regina Elisabetta sta cercano un lavapiatti per Buckingham Palace
 da inserire all’interno dello staff del suo chef. 

Per candidarsi non sono necessarie particolari conoscenze o un lungo curriculum, la Sovrana richiede semplicemente una “conoscenza generale della sicurezza alimentare e un atteggiamento positivo”. Il nuovo membro delle cucine reali infatti seguirà un corso a Palazzo,
 in cui verrà istruito riguardo le sue mansioni.

Insomma, se avete sempre sognato di lavorare all’estero, questa forse potrebbe essere l’occasione giusta anche perché non sono richieste particolari mansioni per potersi candidare per il posto.

Ti unirai a un team di cucina che lavora per preparare e servire il cibo secondo i più alti standard, mantenendo pulite le zone della cucina, i nostri chef e i loro assistenti avranno tutto ciò di cui hanno bisogno per preparare i pasti della giornata. 

Questo è quanto riporta l’annuncio pubblicato direttamente sul sito dei Windsor che propone per il posto uno stipendio di 19.935 sterline l’anno, circa 22 mila euro, cui si aggiungono vitto e alloggio all’interno di Buckingham Palace. 

Il lavapiatti poi dovrà essere itinerante nel senso che dovrà essere pronto a seguire la Royal Family per svolgere il suo lavoro anche in occasione del trasferimento in altre residenze. Più che un lavapiatti si tratta di un aiuto in cucina che verrà impiegato anche per la preparazione di piatti e che sarà regolarmente assunto con tanto di contributi e 33 giorni di ferie l’anno.

Entrato nella Residenza reale, infatti il lavapiatti potrà anche fare carriera migliorando la propria posizione e contribuendo alla preparazione dei piatti assicurandosi dell’alto standard che le cucine devono richiedere. Una volta selezionata, la figura dovrà svolgere anche un corso sulle diverse mansioni da seguire. 



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Teatro Olimpico di Vicenza, cercasi custode

AAA cercasi urgentemente custode: l’appello è quello lanciato dal Teatro Olimpico di Vicenza che da quattro mesi sta disperatamente cercando un nuovo guardiano casante che possa sorvegliare la magnifica opera del Palladio, il più antico teatro coperto italiano ispirato alle linee classiche.


AAA cercasi urgentemente custode: l’appello è quello lanciato dal Teatro Olimpico di Vicenza che da quattro mesi sta disperatamente cercando un nuovo guardiano casante che possa sorvegliare la magnifica opera del Palladio, il più antico teatro coperto italiano ispirato alle linee classiche.

Il posto è ancora vacante a distanza di tre mesi dalla chiusura del bando: il Comune per il momento di è trovato costretto a prorogare il contratto scaduto tre mesi fa affidando la custodia alle guardie giurate dopo che le ricerche fino a questo momento sono andate a vuoto. L’amministrazione municipale, spiega che la mancanza del custode costerà alle casse comunali un era di 12mila euro: compito del custode  è fondamentalmente è quello di aprire e chiudere finestre e porte.



Il bando pubblicato lo scorso maggio (qui nel dettaglio) dal Comune parlava della ricerca di nuovo custode casante del Teatro Olimpico con l’avviso di selezione per la concessione in uso precario per 5 anni dell’alloggio per il servizio di custodia e vigilanza del Teatro Olimpico

L’avviso era riservato a dipendenti e pensionati del Comune, della Provincia e delle relative aziende partecipate.

Possono partecipare alla selezione i dipendenti in servizio o in quiescenza del Comune di Vicenza, della Provincia di Vicenza e delle Aziende partecipate del Comune di Vicenza e della Provincia di Vicenza, con i nuclei familiari così strutturati:

1) da un minimo di 2 ad un massimo di 4 persone con almeno 2 componenti maggiorenni;

2) il concessionario non deve avere un’età superiore ai 65 anni;

3) essere cittadini italiani o cittadini appartenenti ad altro stato dell’Unione Europea;

4) i componenti maggiorenni non siano titolari di diritti reali di godimento su immobili adibiti ad abitazione ed ubicati nella provincia di Vicenza né che si trovino in condizioni di morosità con la pubblica amministrazione;

5) i componenti maggiorenni non devono essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Custode e componenti maggiorenni del nucleo non dovranno avere procedimenti pendenti, aver subito sentenze di condanna passata in giudicato, aver commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse.

La documentazione per la partecipazione alla procedura di selezione doveva essere presentata in un plico chiuso e sigillato con la dicitura “Domanda per la selezione relativa alla Concessione in uso precario di un alloggio per l’espletamento del servizio di custodia e vigilanza del Teatro Olimpico riportando i documenti richiesti,

e) domanda di partecipazione, compilata utilizzando esclusivamente il modulo allegato al

presente bando (all. C) e sottoscritta dal candidato aspirante concessionario, con allegata copia

fotostatica di documento di identità in corso di validità ai sensi del D.P.R. 445/2000;

f) curriculum vitae delle persone maggiorenni componenti il nucleo familiare del

concessionario.




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Cercasi libraio per resort di lusso alle Maldive

Cercasi libraio per resort di lusso alle Maldive



Il lavoro dei sogni per amante dei libri e della letteratura: 
cercasi libraio per un resort esclusivo di una spiaggia alle Maldive.

L’idea è Philip Blackwell, giovane rampollo di una dinastia di librai che ha deciso di aprire una catena di librerie, Ultimate, nei luoghi di vacanza vip con prodotti adeguati alle esigenze dell’esclusiva clientela.

Quello che si cerca è la figura di un libraio da impiegarsi all’interno del lussuoso resort ecologico, il Soneva Fushi, alle Maldive.

Si offrono tre mesi di gestione e anche se non ci si potrà arricchire si garantisce un’esperienza indimenticabile con tanti benefit anche a livello personale.

Il posto, per il momento è ancora vacante dato che non si tratta esattamente di un posto da commesso ordinario: si richiede infatti la disponibilità per un minimo di tre mesi, nel corso dei quali il libraio sarà anche chiamato a tenere un blog divertente, che possa descrivere in modo vivace la vita di un libraio su un’isola deserta e che servirà da operazione di marketing per lanciare l’iniziativa anche i altri resort di lusso della catena.

Dato che il resort è frequentato da personaggi noti, il candidato dovrà entrare in contatto con loro per arricchire ulteriormente il proprio resoconto. Chi otterrà il lavoro dovrà anche grandi e piccoli con narrazioni, corsi di scrittura creativa e altro.

Insomma un lavoro dei sogni per lasciarsi lo stress dell’ufficio alle spalle e per vivere un tipo di vita veramente diversa rispetto al solito: forse più a facile da sognare che da vivere veramente.

Se però volete tentare, è possibile candidarsi direttamente sul sito della catena.





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Rainbow MagicLand, cercasi zombie per il parco divertimenti

Rainbow MagicLand, cercasi zombie per il parco divertimenti


Se avete uno spirito da mostro e siete appassionati di The Walking Dead, allora ecco l’opportunità lavorativa che potrebbe fare per voi: Rainbow MagicLand, il parco divertimento di Valmontone è pronto ad assumere fino a 150 zombie.

Appuntamento il 15 e il 16 settembre al parco divertimenti più grande di Roma per un “mostruoso casting” finalizzato a ingaggiare i figuranti che interpreteranno zombie e mostri vari nel corso delle festività di Halloween, per tutto ottobre. 

Il Parco in vista dei festeggiamenti di Halloween è pronto a selezionare 150 nuovi volti, tra persone comuni, animatori e attori, tutti assunti con contratto di lavoro.

Si cercano diversi profili per interpretare mostri, zombie e creature spaventose di ogni genere pronte a terrorizzare gli ospiti del parco a ottobre: le figure saranno  impegnate all’interno della Horror Zone predisposta dal parco che verrà allestita dal 13 ottobre prossimo.

Ma quali sono i requisiti necessari per potersi candidare?

Per candidarsi come aspiranti morti viventi è necessario presentarsi al provino con un make-up originale in tema, assumete un’andatura lenta, avere la capacità di proporre un personaggio con tanto di storia per candidarsi ad essere un perfetto zombie. Una volta selezionati, gli attori verranno impiegati all’interno del parco.

Per candidarsi come zombie c’è tempo fino al 9 settembre: è necessario iscriversi online sul sito http://magicland.it/casting inserendo tutti i dati richiesti nel form apposito e allegando anche una foto come indicato.

Il casting vero e proprio si svolgerà invece presso il Gran Teatro di Rainbow MagicLand, il 15 e 16 settembre davanti a una giuria formata da esperti di horror che selezionerà i mostri più credibili e spaventosi che verranno impiegati nelle Halloween Horror Nights del 13, 20, 27 e 31 ottobre.




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America Graffiti assume camerieri e cuochi


Nuove opportunità lavorative nel settore della gastronomia.


Nuove opportunità lavorative nel settore della gastronomia: America Graffiti, catena di tavole calde del Gruppo Cigirre, sta selezionando Camerieri e Cuochi che possano essere inseriti nel nuovo ristorante che aprirà a Roma in Via Acerenza Appia Nuova.

America Graffiti è un brand che fa parte dello stesso Gruppo Cigierre proprietario di altre marchi come Old Wild West, Shi’s, Pizzikotto. 

I locali di America Graffiti sono all’insegna dei diner americani in perfetto stile anni Cinquanta e propongono due format di ristorazione: l’american diner ed il fast food: anche per l’apertura di Roma si selezionano cuochi e camerieri. 



Cuochi: 

si richiede pregressa esperienza come operatore di cucina preferibilmente maturata in aziende organizzate della ristorazione moderna e in contesti di grandi dimensioni

Le figure dovranno occuparsi della preparazione materie prime

cottura e preparazione delle pietanze nel rispetto delle grammature e delle schede piatto

pulizia delle postazioni

gestione dei rifiuti

scarico merci

accensione macchinari

applicazione delle norme igieniche e di sicurezza alimentare HACCP,
 verifica e compilazione schede HACCP



Camerieri: 

si richiede pregressa esperienza come operatore di sala preferibilmente maturata in aziende organizzate della ristorazione moderna e in contesti di grandi dimensioni

completa disponibilità a lavorare con turni spezzati, serali e festivi

gradito domicilio in prossimità del luogo di lavoro.

Le figure dovranno occuparsi

dell’allestimento della sala

accoglienza clienti e distribuzione menù

presa delle comande con palmare

servizio al tavolo completo

risoluzione di eventuali problematiche durante il servizio

applicazione delle norme igieniche e di sicurezza alimentare HACCP, verifica e compilazione schede HACCP

Per potersi candidare è necessario inserire i dati personali previa registrazione sulla pagina appisita (qui) e poi inviare il proprio cv.





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martedì 7 agosto 2018

Reato di Caporalato, il testo della legge

La legge stabilisce che commette il reato di caporalato, ovvero di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro
  
Gazzetta Ufficiale
Pubblicato in G.U. la Legge sul reato di caporalato, ovvero la L. 199/2016 di contrasto ai fenomeni Caporalato e lavoro nero in agricoltura. La norma entra in vigore il 4 novembre 2016.

In Gazzetta Ufficiale n. 257 del 3 novembre 2016, è stata pubblicata la Legge sul reato di caporalato, ovvero la L. 199 del 29 ottobre 2016 recante: Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo. La norma entra quindi in vigore il 4 novembre 2016.

Leggi anche: Caporalato e lavoro nero in agricoltura, approvazione definitiva della legge

La legge, meglio conosciuta come contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura è stata approvata in via definitiva dal Parlamento il 18 ottobre scorso e rappresenta sicuramente un traguardo storico per la mercato del lavoro e per i diritti dei lavoratori.

Da oggi quindi si inaspriscono le pene per chi commette questo genere di reati, infatti la nuova disciplina prevede una pena per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, che andrà da 1 a 6 anni di reclusione, aumentabili fino ad 8 se c’è violenza o minaccia e una multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato.

Nota importante è che il reato sarà uguale sia per chi fa da intermediatore, cosiddetto “caporale”, e sia per chi sfrutta questo tipo di “servizio”.

Reato di caporalato, ecco cosa prevede la legge
La legge stabilisce che commette il reato di caporalato, ovvero di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, chiunque:

recluta manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori;
utilizza, assume o impiega manodopera, anche mediante l’attività di intermediazione di cui al precedente punto, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno.
Se i fatti sono commessi mediante violenza o minaccia, si applica la pena della reclusione da cinque a otto anni e la multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore reclutato.

Lo sfruttamento è configurabile in presenza di una o più delle seguenti condizioni:

reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali o territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale, o comunque sproporzionato rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato;
la reiterata violazione della normativa relativa all’orario di lavoro, ai periodi di riposo, al riposo settimanale, all’aspettativa obbligatoria, alle ferie;
la sussistenza di violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro;
la sottoposizione del lavoratore a condizioni di lavoro, a metodi di sorveglianza o a situazioni alloggiative degradanti.
Sono aggravanti specifiche e comportano l’aumento della pena da un terzo alla metà:

il fatto che il numero di lavoratori reclutati sia superiore a tre;
il fatto che uno o più dei soggetti reclutati siano minori in età non lavorativa;
l’aver commesso il fatto esponendo i lavoratori sfruttati a situazioni di grave pericolo. Avuto riguardo alle caratteristiche delle prestazioni da svolgere e delle condizioni di lavoro.
Contrasto al lavoro nero in agricoltura
La legge prevede inoltre importanti disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.

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Caporalato: 2 euro l’ora, e nei campi anche i Bambini...
http://cipiri5.blogspot.com/2018/08/caporalato-2-euro-lora-e-nei-campi.html




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lunedì 6 agosto 2018

Caporalato: 2 euro l’ora, e nei campi anche i Bambini

Caporalato: 2 euro l’ora, e nei campi anche i Bambini


Sono le 4.45, ed è ancora buio a Mondragone. Eppure in via Razzino, sotto quattro palazzoni rossicci c’è già un gran movimento. Centinaia di persone, soprattutto donne, alcune molto giovani, sono sedute a gruppetti sul bordo del marciapiede. Hanno zainetti e borsoni. Ogni tanto si ferma un pulmino o un furgone. Salgono e via. Uno, due, dieci, venti e più volte. È il mercato delle braccia. Braccia bulgare. Braccia rom. Vittime di caporali bulgari e italiani. Sfruttati da imprenditori italiani. Un caso unico in Italia
 (solo a Borgo Mezzanone nel Foggiano, ce n’è uno analogo ma molto minore).

Più di 2mila persone che da quattro anni lasciano la Bulgaria, in particolare la regione di Sliven, per raggiungere la cittadina sul litorale domitio casertano. Duemila persone su 30mila abitanti, una presenza che non passa inosservata. In gran parte per 4-5 mesi, altri fino a 8-9, qualche centinaio stanziali. Arrivano famiglie intere, bambini compresi, quasi tutti vivono dei 'palazzi Cirio', quattro edifici di dieci piani, fine anni ’70. Fortemente degradati, fuori (i balconi perdono pezzi) e dentro. Proprietari italiani che si fanno pagare, ovviamente in nero, almeno 100 euro a persona al mese.

Tutto fuori legge. Così in un appartamento arrivano a vivere anche 10-15 persone, magari in subaffitto tollerato, come ci racconta il vicario generale della Diocesi di Sessa Aurunca, don Franco Alfieri, per quaranta anni parroco di questa zona. Palazzi che dovevano essere abbattuti o almeno sequestrati e che invece sono diventati un’isola bulgara in terra campana. Presenze regolari, i bulgari sono cittadini comunitari, lavoratori. Sì, rom che vengono in Italia per lavorare e che in Italia vengono sfruttati. Uomini, donne e bambini. Non siamo in una lontana periferia. I caporali agiscono nel centro della città, vicino alla grande via Domitiana, l’antica via Appia. Niente di nascosto.

Eppure alle 5 nessuno controlla i pullmini e gli “autisti”, né forze dell’ordine né polizia locale. Neanche per verificare i documenti dei mezzi e quante persone trasportino. Tutti sanno, nessuno interviene. Ma verso l’ora di pranzo quando torniamo per incontrare l’attuale parroco don Osvaldo Morelli, i vigili urbani, con tanto di furgone attrezzato, ci fermano proprio in via Razzino per un controllo dei documenti. Niente alle 5 sul mondo illegale, controlli inutili a mezzogiorno, tutti i giorni. Mentre dove sedevano le bulgare ora ci sono mucchi di sacchetti di rifiuti. Vediamo rientrare alcune ragazze, tutte in fila. «Tornate dal lavoro?». «Sì, sì», rispondono senza fermarsi. Ma in fondo alla fila una donna più anziana le zittisce.

«No, no». È una caposquadra, una sorta caporale di secondo livello. Intanto sui campi, tra Modragone, Villa Literno e altri comuni dell’Alto Casertano, va di scena lo sfruttamento. Fino a sera. Come ci spiega Tammaro Della Corte, della Flai Cgil di Caserta, che ci accompagna in questo prima tappa del nostro reportage sul caporalato, gli uomini prendono tra 2 e 4 euro l’ora (il contratto ne prevede 7,5), le donne tra 1 e 1,5 euro, i minori 1 euro. E non è raro che a lavorare sia un’intera famiglia, che alla fine per quattro persone prende poco meno della paga oraria contrattuale di un solo bracciante, lavorando fino a 12 ora, quasi il doppio delle 6,5 previste.

Mentre non meno di 5 euro al giorno finiscono in tasca al caporale o ai caporali, uno italiano che tiene i rapporti con gli imprenditori e uno bulgaro che gestisce la manodopera. Sicuramente dietro ci sono organizzazioni che coinvolgono gli imprenditori in una sorta di “borsa della manodopera” che decide i salari al ribasso. Che dietro ci siano organizzazioni criminali lo confermano alcuni gravi episodi, come l’incendio di alcuni furgoni e aggressioni. In un clima di crescente tensione (non sono rare le risse tra bulgari, anche perché gira molto alcol), con attività parallele come il contrabbando di sigarette. E pochi controlli. Cosi tra aprile e settembre. 
Qui sui campi opera il “sindacato di strada” della Flai.

«Avevamo provato anche sotto i palazzi – ci dice Tammaro – ma era troppo pericoloso, ci hanno minacciati ». Non esagera. La nostra presenza estranea viene subito notata, soprattutto dai caporali. Meglio allontanarsi e raggiungere i campi. Gli operatori del sindacato distribuiscono volantini che in varie lingue spiegano i diritti dei lavoratori. I braccianti ci accolgono bene, smettono di lavorare, chiedono informazioni. Sono “liberi” perché il caporale non c’è. Ma quando ci spostiamo in un altro campo la scena cambia. Testa china sul terreno, non rispondono. Qui il caporale c’è e si vede. E gli imprenditori? «Alcuni ci accolgono bene, ci tengono a farci vedere i contratti. Ma altri ci cacciano impugnando la vanga». Comunque i braccianti sono interessati. «Alcuni vengono nelle nostre sedi a lamentarsi che la paga non è quella che avevano promesso in patria. Le donne ci raccontano delle molestie subite. 'O accetti o non lavori', dicono i caporali bulgari e italiani».

E soprattutto le donne sono anche le vittime delle condizioni estreme del lavoro in serra. Tante dermatiti per il contatto coi pesticidi e infezioni vaginali per la mancanza di servizi igienici. Nella zona dei 'palazzi Cirio' c’è l’impegno della diocesi, parrocchia di San Rufino. Don Osvaldo, che è anche direttore della Caritas diocesana, ci spiega che la mensa 'Pane quotidiano' garantisce ogni giorno 80 pranzi, due terzi a stranieri, quasi tutti bulgari, maschi, «perché le donne sono sui campi». Ogni mese viene distribuito un pacco con viveri, vestiti e medicine. «Lo ritirano le donne la sera quando finiscono il lavoro».

Ma la preoccupazione maggiore sono i bambini. «Non vanno a scuola. Solo dopo un nostro esposto 5 di loro sono stati inseriti, compreso un disabile. Alcuni vengono in parrocchia ma fanno fatica anche per colpa della lingua. Per questo a ottobre cominceremo dei corsi». Ma non basta. Il vicario don Franco Alfieri non è tenero coi suoi concittadini. «La colpa di questo degrado è anche di quei mondragonesi che per lucro affittano gli appartamenti in palazzi senza manutenzione che non dovrebbero avere l’agibilità». Ma intanto in quei palazzi duemila persone sopravvivono.
E all’alba si vendono ai caporali.

leggi:
La legge stabilisce che commette il reato di caporalato, 
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 http://cipiri5.blogspot.com/2018/08/reato-di-caporalato-il-testo-della-legge.html


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venerdì 3 agosto 2018

DL Dignità: Bocciato Ripristino art. 18

No di governo e maggioranza alla reintroduzione dell'articolo 18 nel caso di licenziamento illegittimo. Il M5S e la Lega hanno votato contro un emendamento, presentato dal deputato di Leu Guglielmo Epifani, che puntava a recepire, nel decreto Dignità all'esame della Camera, le norme cancellate dal Jobs Act


No di governo e maggioranza alla reintroduzione dell'articolo 18 nel caso di licenziamento illegittimo. Il M5S e la Lega hanno votato contro un emendamento, presentato dal deputato di Leu Guglielmo Epifani, che puntava a recepire, nel decreto Dignità all'esame della Camera, le norme cancellate dal Jobs Act approvato dal governo Renzi nella passata legislatura. L'emendamento - sul quale si erano dichiarati contro sia il governo che i relatori di maggioranza - è stato respinto con 317 no, 191 astensioni e i soli 13 voti a favore della pattuglia di deputati di Leu.

Nel presentare la ratio del provvedimento, l'ex segretario della Cgil aveva detto: "Parliamo di un tema delicato e conosciuto che va sotto la denominazione di Articolo 18. In realtà vogliamo presentare una norma per la tutela reale dei lavoratori nei casi di licenziamenti illegittimi, che il Jobs Act ha di fatto cancellato. Non vogliamo fare un atto di mera testimonianza né di propaganda ma risarcire moralmente e concretamente i lavoratori".

Poi, dopo la bocciatura, Epifani ha parlato di "un'occasione persa per ridare veramente dignità ai lavoratori e alle lavoratrici". "Per noi - ha aggiunto - la proposizione della tutela reale nel caso dei licenziamenti illegittimi risponde a un doppio risarcimento intellettuale e morale. Per 20 anni ci è stato detto che l'art. 18 frenava i contratti a tempo indeterminato e gli investimenti. Tolto quel diritto però non sono aumentati né i contratti né gli investimenti. E' bene prendere atto che quella narrazione non era e non è vera. E' necessario tornare a difendere meglio la dignità dei lavoratori che vengono licenziati in modo illegittimo. E sicuramente il cosiddetto dl dignità non lo fa".

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mercoledì 1 agosto 2018

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