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Giovanni Barozzino Antonio Lamorte e Marco Pignatelli, sono i tre operai licenziati dalla fiat di Melfi ma il giudice ha annullato il provvedimento ritenendolo "antisindacale" e ha ordinato il loro immediato reintegro nelle rispettive mansioni professionali.
"Noi non siamo parassiti, vogliamo il nostro posto di lavoro. Cosa significa vi paghiamo lo stipendio? Io la mattina mi voglio alzare e voglio sentirmi un uomo con la mia dignità, i miei diritti e i miei doveri".
"Ci presenteremo al nostro posto di lavoro",
CHIEDIAMO A TUTTI I PARLAMENTARI ,CHE SI SENTONO E/O DICHIARANO DI STARE ACCANTO AI LAVORATORI E A RAPPRESENTARE I LORO DIRITTI, DI ACCOMPAGNARE I TRE LAVORATORI AI CANCELLI DELLA FIAT DI MELFI, DANDO UN SEGNO INEQUIVOCABILE.
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
LA NOSTRA SOCIETA' E' FONDATA SUL LAVORO E NON SULLO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO, TANTO MENO DELLA SUA UMILIAZIONE.
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