Lady Confindustria, mister Ferrari, gli imprenditori
E la gente COMUNE
La scenografia è berlusconiana, anche se il premier al posto della foto con Napolitano avrebbe messo in bella mostra qualche immagine da nonnino affettuoso. Il tono solenne, l’occhio puntato sul gobbo: Emma Marcegaglia si unisce alla pletora dei videomessaggiatori affidando all’obiettivo della telecamera la solitudine degli imprenditori. Preferisce non accennare alla solitudine dei tanti lavoratori alla canna del gas. Né cita i precari ed i disoccupati che, a dire il vero, sono tutt’altro che soli. Si ritrovano anzi fin troppo accompagnati: milioni di cittadini, ignorati da un governo così concentrato sui guai giudiziari di Berlusconi da non accorgersi che c’è tutto un mondo intorno. Certo, Emma il suo videomessaggio lo manda anche a Silvio: è infatti il suo egocentrico concetto di politica a gettare gli imprenditori nella solitudine. Ma lo fa in modo indiretto e un po’ obliquo. Lo fa, insomma, con tono da politico navigato finendo per apparire ciò che proprio non vorrebbe. L’ennesima pedina un po’ traballante sulla vecchia e polverosa scacchiera dei poteri che in Italia si affrontano da sempre per non cambiare, nei fatti, mai nulla.
Il suo videomessaggio appare, così, una mossa interlocutoria utile a riguadagnarsi un pezzetto di proscenio. L’autentico obiettivo della Emma? Accreditarsi come riferimento del mondo imprenditoriale in contrapposizione a Luca Cordero di Montezemolo. L’arzillo 64enne, che continua a proporsi come enfant prodige (!), starebbe per lanciarsi in politica offrendo così un nuovo approdo ai poteri forti bisognosi di individuare un referente per il dopo-Berlusconi, e Lady Confindustria questo non lo può proprio tollerare. I due, insomma, si stanno giocando una partita tutta loro. Il paese intanto aspetta…
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