Jobs Act:
morto il contratto a tempo indeterminato
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Unione Sindacale di Base. – E’ in atto una campagna
mediatica sia a livello televisivo che di stampa, tesa a promuovere il Jobs Act quale strumento di
stabilizzazione del lavoro; anche sui locali giornali web, infatti , sono apparsi comunicati come ad
esempio quello di Federlazio di qualche giorno fa, che affermerebbero che questo provvedimento
varato dal governo Renzi avrebbe incrementato le assunzioni a tempo indeterminato.
Spiace andare contro tendenza ma la nostra opinione è tutt’altra: attraverso questa riforma del lavoro, il contratto a tempo indeterminato ha cessato di esistere.
Premesso che, anche sotto il profilo dei numeri, il campanello d’allarme arriva dall’Istat per quanto
riguarda i rapporti di lavoro a tempo indeterminato che, nonostante gli incentivi, cominciano a dare
segnali di rallentamento (nel trimestre agosto-ottobre 2015 , infatti, i lavoratori con contratto
permanente risultano 32 mila in meno, mentre i lavoratori a termine 87 mila in più), noi vogliamo
riflettere sullo svuotamento del significato di “contratto a tempo indeterminato”.
Con la definitiva abolizione dell’art. 18, contenuta n el Jobs Act, infatti, il datore di lavoro può licenziare senza giustificato motivo, in quanto non è più previsto il reintegro nel posto di lavoro nel caso in cui il giudice stabilisca che il licenziamento è illegittimo. Se, poi , a questo aggiungiamo gli sgravi contributivi che il governo ha concesso alle imprese tramite la Legge di Stabilità,
il quadro è completo: le imprese assumono beneficiando degli sgravi contributivi, sapendo che possono licenziare in qualsiasi momento.
Primi esempi di “licenziati a tutele crescenti” ci risultano essere stati tre operai della cartiera Pigna
Envelopes di Tolmezzo, assunti a marzo con il contratto a tempo indeterminato introdotto dal Jobs Act , dopo soli otto mesi l’azienda li ha lasciati a casa. Eppure la Società ci risulta abbia potuto beneficiare dei generosi incentivi che
esonerano il datore di lavoro dal pagamento dei contributi per tre anni”.
Possiamo capire così come il governo ne faccia un suo cavallo di battaglia e, soprattutto, perché i
suoi fidi alfieri, che di certo non sono i lavoratori ma le parti datoriali e le imprese, difendano
appassionatamente questa riforma.
L’abolizione dell’art. 18 e l’introduzione del contratto a tutele crescenti, che vuol dire zero tutele per un lungo periodo lavorativo e la decontribuzione per le aziende per i primi tre anni, stanno creando un turnover di precari nelle imprese senza alcuna possibilità reale di stabilizzazione,
una sorta di caporalato legalizzato.
Sta avvenendo, e i fatti ce lo confermano, che molti contratti a tempo determinato vengono sostituiti con quelli a tempo indeterminato soltanto perché le aziende beneficiano di questi sgravi contributivi ma i lavoratori sono condannati ad un precariato a vita ed i licenziamenti non riguarderanno più vere crisi aziendali o negligenze del dipendente, bensì periodici ricambi di forza lavoro che darà diritto a nuovi sgravi alle imprese.
Nella bieca giustificazione che abbia rappresentato un ostacolo alle assunzioni, è stata compiuta
attraverso il Jobs Act , la reale devastazione del diritto fondamentale del lavoro e, ancor peggio, è stato messo in atto un infame tentativo di mettere padri contro i figli , generazione contro generazione, facendo passare per privilegi quei sacrosanti diritti (come il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo) che delineano il confine tra dignità e schiavitu' .
IN ITALIA E' PASSATO SENZA PROBLEMI ...
LEGGI IN FRANCIA COSA SUCCEDE
Un milione di persone sono scese in piazza
In Francia per protestare contro la riforma del lavoro che in Italia e’ stata approvata senza che si muovesse foglia. I francesi e’ noto che sono un osso duro la loro storia gli fa onore,per l’Elite imporre riforme liberiste sara’ dura.Ci sono stati scontri con la polizia che ha usato spray urticanti e cariche per disperdere i manifestanti.
In Francia per protestare contro la riforma del lavoro che in Italia e’ stata approvata senza che si muovesse foglia. I francesi e’ noto che sono un osso duro la loro storia gli fa onore,per l’Elite imporre riforme liberiste sara’ dura.Ci sono stati scontri con la polizia che ha usato spray urticanti e cariche per disperdere i manifestanti.
Sono Web Designer, Web Master e Blogger, creo siti internet , blog personalizzati.
Studio e realizzo i vostri banner pubblicitari con foto e clip animate.
Creo loghi per negozi , aziende, studi professionali,
campagne di marketing e vendite promozionali.
MIO SITO : http://www.cipiri.com/
I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO
entra in
MUNDIMAGO
OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO
IL TUO FUTURO E' ADESSO
entra in
MUNDIMAGO
Nessun commento:
Posta un commento
Guadagna col Tuo Blog e se non lo Hai te lo Creo : https://www.cipiri.com/