I No Ponte occupano il cantiere
[15 Giugno 2010]
foto Enrico Di Giacomo
I sondaggi, che si protrarranno per tutta l’estate e che procureranno non poche difficoltà nella viabilità nella zona di Faro-Ganzirri, sono stati giustificati nei giorni scorsi come opere necessarie a ridurre l’impatto che il Ponte sullo Stretto avrebbe sul nostro territorio. Il movimento No Ponte ha chiarito più volte che non c’è nulla da mitigare, che il Ponte non va realizzato, che i cantieri non debbono avere inizio.
In questa prospettiva sono state ripetutamente elencate le alternative che, invece, andrebbero percorse e per le quali andrebbero investite le risorse pubbliche riservate alla mega-opera. Molto meglio sarebbe pensare alla messa in sicurezza sismica e idrogeologica, al potenziamento del trasporto pubblico nello Stretto, all’ammodernamento della rete stradale e ferroviaria, ad un piano di edilizia scolastica.
Nel corso dell’iniziativa il presidio ha, poi, dato vita all’occupazione pacifica del cantiere (peraltro privo delle necessarie segnalazioni), indicando, attraverso la posa delle bandiere No Ponte, la volontà di impedire la devastazione del territorio e la dilapidazione di risorse pubbliche a vantaggio di poche imprese estranee al tessuto locale.
Dall’assemblea spontanea svoltasi a fianco della trivella è stata lanciata la prossima manifestazione che si svolgerà lunedì 21 giugno a partire dalle ore 14.30 in prossimità dei cantieri.
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STO PONTE SARA' UNA FREGATURA PER TUTTI ,,,,,,,,,,, E NON LO FINIRANNO MAIIIIIIIIIIIIII
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