Le ultime novità sulla riforma pensioni 2018
in questo clima di incertezza politica ruotano intorno ai
desiderata dei lavoratori e agli appelli al prossimo Governo, qualunque esso sia. Le persone si
aspettano una radicale riforma della Legge Fornero, sebbene recentemente Boeri durante Mezz’ora in più, la trasmissione di Rai 3,
abbia ribadito con forza che la totale abolizione della stessa sarebbe un
errore. Bisognerebbe piuttosto insistere, ha detto convinto, sull’abolizione dei privilegi: “uniformando le
pensioni dei parlamentari a quelle dei normali cittadini si potrebbero ottenere risparmi per 150 milioni di euro”.
Ecco le richieste dei cittadini al Governo che siederà alla guida del Paese
Riforma pensioni, ultime oggi: quali priorità per i cittadini?
Tra le richieste maggiori sui social, in ogni gruppo, si legge: Maggiore equità nei trattamenti
previdenziali, la nona ed ultima salvaguardia per gli esodati, la possibilità di poter uscire
anticipatamente dal mondo del lavoro, anche pagando pegno, le donne in primis che chiedono
l’estensione dell’opzione donna .
Vi è poi chi ribadisce con forza la necessità di stoppare il meccanismo
ancorato all’aspettativa di vita che porta ad incrementare nel tempo l’età di uscita alla pensione e chi
chiede, in ultimo, di poter uscire a 60 anni o con 40 anni di contributi. Questi ultimi sono coloro che
ancora ambiscono nella quota 100 senza paletti, ossia come somma tra età anagrafica e contributiva.
Le conferme di queste tendenze giungono quotidianamente sui social, l’ultimo sondaggio è stato
lanciato un’ora fa da Mauro D’Achille, amministratore del gruppo pensioni e lavoro: Problemi e
soluzioni, ecco la sua domanda e le prime risposte.
Pensioni 2018, al Governo chiederei che:
D’Achille si rivolge a quanti spesso leggono ma non commentano e non esternano le proprie idee,
chiedendo anche a loro di essere propositivi e fare proposte al nuovo Governo: “Dico a te, che leggi
quasi sempre e non scrivi quasi mai:
Se tu, proprio tu, avessi l’opportunità di esporre ad un politico di vertice una tua proposta, quale
faresti?”. In pochi minuti sono già emerse risposte interessanti:
-Silvano scrive: ” La prima cosa che chiederei è eliminare da subito l’ Aspettativa di Vita È ingiusto
che sia calcolato senza tener conto della tipologia di lavoro svolto,
un lavoratore che ha fatto un lavoro usurante non
può avere la stessa aspettativa di un impiegato dirigente politico”
-Tommaso aggiunge: “Prorogare Ape social e semplificare la burocrazia, oltre a proseguire sulla
separazione fra assistenza e previdenza, ma ce ne sarebbero tante” poi , precisa: “Evidenziare
soprattutto il ruolo delle donne e mamme che crescono i figli piccoli e assistono gli anziani, visto che
ricadono economicamente sulle famiglie e spesso si sacrificano e risultano avere meno contributi,
garantire qualche anno in meno per poter andare in pensione
-Alessandra: “Flessibilità in uscita a 60 anni.Pensione in base ai contributi versati”
-Sereno: “proporrei l’ uscita dal lavoro volontaria , libera , autonoma con quattro fasce d’ uscita :
40- 41- 42 -43.di contributi versati.Al giorno d’oggi si predica molto x la libertà della persona e si
fanno discriminazioni così grandi come la legge Fornero ??
-Nicletta: “Flessibilità in uscita per tutti”
Stop adv: richiesta che va per la maggiore
Sebbene lo si sappia da tempo che lo stop dell’adv è una delle richieste che va per la maggiore, in
pochi minuti, da questo sondaggio, ne abbiamo la conferma:
– Michele: “Innanzitutto stop adv”
-Daniela: “separazione tra previdenza ed assistenza!
E poi, prima cosa, togliere aumento per aspettativa di vita”
-Giorgio: “Separazione assistenza previdenza. Rivedere ADV. Rendere strutturale ape social,
riconoscimento lavoro di cura per le donne, rivedere le regole sui.precoci ( tempi biblici)”
-Vincenzo: 1) che un diritto non può essere solo riconosciuto
dalle disponibilità economiche del paese
2)che la migliore riforma delle pensioni è l’occupazione di tutti i disoccupati 3) che si finisca di fare
cassa sulle pensioni con riforme nel nome di salvaguardare i giovani
4)eliminare tutte quelle norme che
impongono lacci e laccioli per ritardare la pensione ,adv, lavori usuranti o meno usuranti, perchè
qualcuno mi deve spiegare perchè un impiegato pendolare che si alza alle 6 del mattino per andare a
lavorare e torna a casa alle 19.00 cosa è ?
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avrebbe un costo difficilmente sostenibile dal sistema
previdenziale portando a 85 miliardi il debito pensionistico.
Sui vitalizi ha poi spiegato che non è una battaglia soltanto simbolica, ma che potrebbe consentire grandi risparmi, nell’ordine dei 150 milioni di euro l’anno che ...
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